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Esino Lario

Panoramica Conca di Esino

E' l'unico comune il cui territorio è totalmente incluso nel Parco della Grigna Settentrionale, costituendo in pratica il cuore dell'area protetta.

Notevoli sono i personaggi che, nel corso dei secoli, hanno reso omaggio, ammirato e studiato la zona circostante: già Leonardo da Vinci fu affascinato dalla sua natura, dalla vegetazione e dagli animali di questo territorio, come si può constatare leggendo il "Codice Atlantico"; fu poi lo Stoppani a studiare e a catalogare i fossili locali, sostando qui per lunghi periodi e scrivendo "Les pietrifications d'Esino", in cui descrive le ammoniti, le bivalve, le chemnizie che si rinvengono in queste rocce. Proprio dalle ricerche dello studioso, che hanno reso famoso il nome di questo borgo montano, ha avuto inizio il turismo che ha poi acquistato crescente importanza per il paese e tutta l'area.
Esino Lario è stato anche, nei secoli, strategico punto di passaggio sull'antica via romana del lago: non essendo agevole superare le rocce che precipitano tra Lierna e Varenna, si doveva salire al passo di Ortanella per ridiscendere verso Bellano. Il paese si divide in due nuclei principali: Esino Superiore o "Cress" e Esino Inferiore o "Piach"; la popolazione insediatasi storicamente a monte pare fosse di l'origine celtica, mentre l'altra romana. Distinti pare fossero, di conseguenza, il carattere, gli usi, i costumi..
Negli anni Trenta, durante la realizzazione di scavi per l'ampliamento della cinta allora abitata, sono emerse tombe galliche e romane con interessanti reperti archeologici (spade, attrezzi d'uso, monili, recipienti di terracotta, monete..) il parroco don Giovanni Battista Rocca, botanico appassionato, aprì il primo museo locale della provincia di Como, ponendo le collezioni di vegetali e di reperti archeologici nella cappella del cimitero posto a valle dell'attuale chiesa parrocchiale.
Ad arricchire le collezioni hanno poi concorso i materiali offerti da non pochi appassionati.
Purtroppo, durante la guerra, le collezioni sono state depredate dagli sfollati, che si sono appropriati delle monete romane trovate nelle tombe, come pure archeologi chiamati o attratti dalla scoperta hanno portato via gli oggetti trovati negli arredi funebri di "Cress" e di "Piach".
Divenuto sindaco di Esino Lario, l'ingegner Pietro Pensa, dopo un periodo di contatti con don Giovanni Battista Rocca, il nascente Museo delle Grigne ha iniziato ad esser coordinato dall'Amministrazione Comunale, che ha recuperato oggetti depredati, aggiunto collezioni e vetrine con le ambientazioni naturali delle fasce fitoclimatiche, la presentazione di alcuni animali e con foto di fiori. Oggi il Parco si sta impegnando per migliorare ed ammodernare le offerte e gli spazi espositivi, contribuendo alla realizzazione della nuova sede presso il complesso di Villa Clotilde e al suo allestimento.

 

 

 
File allegati

Filename: Quaderni_di_storia_esinese_volume_2_pdf.exe - Peso: 295.48 Kb
 

www.comune.esinolario.lc.it