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Il Lasco

Presso Parlasco passava e passa tuttora, anche se con diverse caratteristiche e un nuovo tracciato, una strada che staccandosi dalla località Portone, tra Taceno e Bellano, collegava la sponda del lago con la Valsassina, utilizzata dagli eserciti nei loro spostamenti. A protezione dell'importante passaggio fu eretta una fortezza detta Rocca di Marmoro, documentata nel 1368, in una memoria delle rendite della chiesa di Primaluna. Paride Cattaneo Della Torre ricorda, nel Cinquecento, che «pocho longi» da Parlasco esisteva «una Roccha, detta la fortezza di Marmoro sopra un colle che riguarda sopra il fiume Piuverna». In questo castello Antonio Balbiani colloca Sigifredo Falsandri conte di Marmoro, il «Buon Signore» e insieme «Lasco, il bandito della Valsassina», protagonista del suo romanzo storico. Le gesta del "bandito gentiluomo" rivivono nel tempo attuale attraverso una serie di dipinti che decorano i muri vecchi e rustici del borgo di Parlasco. Sono affreschi commissionati nell'estate del 2007 ad una serie di artisti italiani e stranieri (due gli artisti valsassinesi: Irene colombo di Moggio e Manuela Sabatini di Introbio).

 

Leggi on-line la versione digitalizzata dell'originale del volume, grazie alla Open Library.org parte della Internet Archive, una biblioteca digitale no-profit che ha lo scopo dichiarato di consentire un'accesso universale alla conoscenza.

LASCO IL BANDITO DELLA VALSASSINA - Romanzo storico di Antonio Balbiani