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Villa Monastero, a Varenna, è al tempo stesso luogo di cultura, scienza e storia. Di cultura perché al suo interno sono conservate alcune importanti collezioni d'arte e d'arredo raccolte dai proprietari nei secoli scorsi. Di scienza perché già dai primi anni cinquanta del Novecento i Premi Nobel (fra essi Enrico Fermi) vi si danno appuntamento per corsi internazionali di fisica. Di storia, infine, perché le sue origini risalgono al XIII secolo quando al posto della villa si trovava un semplice monastero di suore cistercensi. Una volta soppresso il convento, nel 1567, la proprietà passò alla famiglia dei Mornico, di Valsassina, che lo trasformarono in una prestigiosa dimora. Successivamente la villa venne più volte rimaneggiata, fino ai restauri della seconda metà dell'Ottocento voluti da Carolina Maumary, cognata dell'allora presidente del consiglio Massimo D'Azeglio. Ancora oggi villa Monastero - fresca di riconoscimento regionale di casa-museo - si affaccia sulle sponde del Lario in tutto il suo splendore: architettura preziosa, arredi d'epoca, molte opere d'arte e uno splendido parco che si estende sino a Fiumelatte con i vialetti che si affacciano sul lago, altissimi cipressi e molte specie di piante esotiche. Sede di convegni e centro studi di elevato livello, l'istituzione è retta da una apposita Fondazione.
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